lunedì, marzo 12, 2007

FISCO VS VITA REALE

Leggevo il post di M.Mantellini "E' IL FISCO BELLEZZA" ; mi piace leggere quel blog lo trovo ben scritto e con interessanti spunti ma questo post non rappresenta la realta del problema, che vorrebbe evidenziare. La realta è che al il fisco e le leggi e regole che lo genereano e attuanuo nascono da aspirazioni della politica di governare la vita reale della società, che pur con intenzioni giuste si rivelano utopistiche perchè non tengono conto della vita reale. Nel caso specifico impenditori e aziende in molti casi si devono confrontare con un mercato "globale" (termime orrendo) che non sempre permette di soddifare le pretese del Fisco, per l'imprenditore il "pagare le tasse" significherebbe accettare di nel migliore dei casi di lavorare e sopportare il rischio d'impresa per una remunerazione inferiore a quella di un dipendente medio.
Per cui quel :"e cioè cosa devo fare?" può anche voler dire : "se volglio ricavare di giusto dal mio lavoro devo comportarmi cosi altrimenti dovrei accettare meno del giusto o rinunciare.
Poi, è vero, esiste anche una parte di imprenditori che pur avendo la possibilità di pagare il fisco e guadagnare, paga ancor meno degli altri ma la domanda che io vorrei che ci si facesse è questa: - una totale e completa applicazione delle regole del fisco quanta parte della nostra economia cancellerebbe e soprattutto sarebbe veramente equa?

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