"Chi è stato condannato in via definitiva non deve più sedere in Parlamento."
Questa è l'idea lanciata ieri da Beppe Grillo e ripresa oggi per i ringraziamenti alle adesioni.
Per quanto l'intento di rendere moralmente migliore e più accettabile la classe politica italiana sia buono non sono daccordo con il modo. Se vietassimo il parlamento a chi è stato condannato lo vieteremmo oltre a chi ha violato la legge per interesse personale anche a chi la legge l'ha violata come provocazione per metterne in evidenza gli errori.
A suo tempo non avrebbe potuto sedere in Parlamento chi avesse violato leggi (che un tempo esistevano) contro l'aborto, gli scioperi per fare alcuni esempi ma penso ce ne siano altri.
Sono invece daccordo con Grillo invece quando dice:
"Questa lista dovrebbe apparire tutti i giorni su tutti i mezzi di informazione."
mi sembra questa la regola giusta informare, ma informare in maniera il più completa e chiara possibile, e lasciare che siano gli elettori a decidere.
Non dovrebbero sedere in parlamento non per legge scritta ma perchè giudicati ineleggibili.
Perchè non solo chi è stato condannato in via definitiva non dovrebbe rappresentare i cittadini.
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